iPod (re)generation

Dal vinile a Spotify

Ogni decennio porta un nuovo modo di ascoltare la musica: in poco meno di un secolo siamo passati dal grammofono al vinile, seguiti da audiocassette, Walkman, CD, lettori MP3 e infine l’esplosione dello streaming musicale guidato da Spotify. Rivoluzione dopo rivoluzione, la musica ha raggiunto dei livelli di accessibilità inimmaginabili pochi decenni fa. Con ciò si è sviluppata anche una moda verso il vintage, con l’impennata negli ultimi anni delle vendite dei vinili.

Riscoprire la musica

Per quanto ormai sia facile accedere ad una libreria musicale sconfinata, è cambiato radicalmente il modo di ascoltare la musica. Circondati da playlist, megamix e milioni di brani auto pubblicati, si è persa quell’esperienza di assaporare un album intero di un artista, ascoltando sia le canzoni più celebri sia quelle meno conosciute, scoprendo spesso tante perle. Un ritorno alla musica fatta non più di playlist, ma di album selezionati. La prima scelta sarebbe il vinile, ma è un mercato eccessivamente costoso (parliamo di circa 30€ ad LP). Ed ecco che l’iPod diventa un’idea interessante per riscoprire per questo di ascolto, più lento e selezionato rispetto allo streaming.

La seconda vita dell’iPod

Oltre ai vinili, l’operazione nostalgia ha ridato vita a uno degli elementi più emblematici: l’iPod. Le prime versioni, seguiti dai modelli meno compatti con la dicitura Classic hanno riscoperto una nuova vita grazie alle numerose mod nate per portarli al passo coi tempi: oltre alla sostituzione della batteria, con pochi Euro è possibile sostituire il vetusto Hard Disk meccanico con delle più capienti schede micro-SD; è possibile installare una scheda Bluetooth o addirittura c’è chi ha installato al suo interno un Raspberry Pi Zero.

Purtroppo però i prezzi degli iPod Classic nel mercato dell’usato son volati alle stelle a causa dell’aumento della richiesta. Ma per meno di una ventina di Euro è possibile aggiudicarsi tantissime altre varianti di iPod che con qualche compromesso possono ancora dare tante ore di buona musica.

L'iPod nano 3th gen con un lieve difetto al display dovuto alla batteria gonfia, sita dietro.

Rinunciato al modello Classic, mi aggiudico un bellissimo iPod Nano 3gen nella rara variante (RED). Perfettamente funzionante, arriva con un piccolo difetto al display sembra determinato dalla batteria che si è gonfiata e per sicurezza è meglio cambiarla. Su Aliexpress è presenta una quantità indefinita di pezzi di ricambio. Rispetto al Classic, i modelli Nano sono molto rognosi da aprire e la batteria va saldata, per cui serve tanta pazienza e manualità. Ed ecco che entro in un mondo che avevo dimenticato: quello in cui la musica si cataloga ad album, senza distrazioni e con l’indimenticabile filo.

Una volta aperto, la conferma che il problema era determinato dalla batteria.

Per chi volesse di più

Per chi non amasse le cuffiette con il cavo, è possibile collegare un banale trasmettitore audio Bluetooth reperibili ovunque a pochi euro. In alternativa, esiste un (costoso)interessante accessorio che collegato alla porta Firewire dell’iPod permette di connettere un accessorio Bluetooth

A destra la vecchie e a sinistra la nuova: le differenze sono alquanto evidenti.