Il problema del Backup
Nel mondo dell’informatica, la perdita di dati è un problema più comune di quanto si possa pensare: un hard disk che improvvisamente raggiunge la fine della sua vita, lo smartphone che cade in acqua o un laptop che viene rubato sui mezzi pubblici. Sono solo alcuni dei casi in cui, purtroppo, si perdono dei dati importanti, fotografie o quant’altro. Diventa quindi essenziale possedere una copia di backup per le emergenze.
Notoriamente i backup sono scomodi ed hanno bisogno di un metodo ricorrente. Un compromesso molto utilizzato è l’uso dei servizi cloud commerciali (come Dropbox, iCloud, Google Drive etc..) che consentono non solo di avere una copia di backup online, ma anche la sincronizzazione degli stessi files su più dispositivi. E' possibile quindi lavorare su un documento dal tablet e ritrovarselo perfettamente aggiornato sul PC. Però il cloud nasconde delle inside: non abbiamo il controllo fisico dei nostri dati. Documenti e foto vengono memorizzati su un server posto in qualche angolo del mondo e una volta caricato non abbiamo la reale sicurezza che possa essere cancellato definitivamente. Inoltre potremmo perderli per cause non nostre (come successo nel 2021 in Francia); o ancora peggio, un attacco hacker potrebbe pubblicare foto intime o documenti riservati sul web (come accade spesso con scatti intimi delle persone famose).
Immaginiamo di possedere una libreria musicale e volerla sempre aggiornata su tutti i dispositivi, tablet, smartphone, laptop, senza dover star dietro a cavi o pendrive; oppure di voler sempre una copia sul computer delle foto scattate dal telefono senza dover affidarci neanche ad un servizio cloud. La soluzione più semplice sarebbe quella di sfruttare la rete Wifi e automatizzare il tutto, al fine di avere tutti i vantaggi del cloud senza dover però rinunciare ad avere il controllo fisico dei nostri dati.
Tenere sincronizzati i files
E' quindi possibile tenere sincronizzati i nostri dati sfruttando solamente il Wifi e la rete locale? Esistono dei programmi cross-platform che permettono di tenere sincronizzati due o più dispositivi senza la necessità di utilizzare un server esterno, tramite una connessione diretta tra di loro, nella stessa rete locale, senza far transitare i dati su internet. I più famosi sono Resilio Sync e Syncthing. Entrambi funzionano in modo molto simile e sono disponibili per Windows, macOS, Linux e Android e comunicano tramite protocollo Peer2peer. Syncthing è totalmente open-source e si configura direttamente dal browser. Non è particolarmente intuitivo per gli utenti alle prime armi. Viceversa, Resilio Sync è un programma proprietario (sviluppato da BitTorrent) e dispone di una semplice interfaccia grafica adatta a tutti gli utenti e dispone in più di un’app per iOS. Entrambi hanno le stesse funzioni e sono una valida alternativa ai servizi cloud.
Il funzionamento alla base è molto semplice: il programma scansiona una cartella alla ricerca di modifiche, aggiunte o file eliminati. Se connesso alla rete Wifi fa velocemente un confronto con gli altri dispositivi in cui è sincronizzata quella cartella e duplica le modifiche più recenti in tutti i dispositivi. In caso di incongruenza cronologia (che potrebbe capitare a causa di un dispositivo con l’ora settata male), arriverà una notifica in cui è possibile scegliere cosa fare.
Personalmente uso Resilio Sync da svariati anni e mi sento di consigliarlo. L’uso generale è molto semplice e intuitivo: dall’interfaccia del programma si sceglie una cartella da sincronizzare, viene generato un QR-code o un link di associazione che andrà inserito in un altro dispositivo da tenere sincronizzato; si seleziona la cartella di destinazione nel secondo dispositivo ed il gioco è fatto. Ogni qual volta i due dispositivi saranno sulla stessa rete WiFi, entrambe le cartelle verranno sincronizzate tra di loro nel giro di pochi secondi. Sarà possibile aggiunge nuovi files, eliminarli, rinominarli o modificarli per sincronizzarne il contenuto su uno o più dispositivi associati.
Idee di utilizzo
Una possibile evoluzione è sfruttare la sincronizzazione per eliminare i noiosi backup ricorrenti e sostituirli con una copia 1:1 sempre aggiornata. In questo caso basta installare Resilio Sync sul NAS domestico per avere una specie di “cloud casalingo”, con le stesse funzionalità dei servizi a pagamento ma con i dati al sicuro nella rete domestica. Naturalmente, rendendo il NAS accessibile anche da remoto sarà possibile scaricare i files in qualunque luogo e da qualsiasi dispositivo abilitato, proprio come i cloud commerciali.
Inoltre, la sincronizzazione di files senza cavi può essere una grande marcia più nell’uso quotidiano. Ad esempio, di seguito ho elencato alcuni scenari di utilizzo:
- Foto scattate sullo smartphone sincronizzate sul laptop
- Documenti importanti da avere sempre con sé nel PC e nel telefono
- Raccolta musicale tra computer, tablet e telefono
- Riviste, libreria di eBook o fumetti sincronizzati con il tablet
- Cartella temporanea da usare per trasferire velocemente i files tra i dispositivi wireless