Chissà perché, ma da una frase, da una critica senza senso rivolta a un oggetto profondamente utilizzato dalla società contemporanea, possono nascere incredibili riflessioni, bizzarramente esatte e reali, da poter esser considerate attendibili.
Lo scambio
Viviamo in una società improntata sullo scambio: io do qualcosa a te e tu dai qualcosa a me. Per ogni servizio o impiego, si riceve in cambio una somma in denaro che rappresenta un materiale di scambio standard, tale da permettere di evitare il baratto di oggetti o servizi di cui non necessitiamo. Un’ulteriore forma di scambio molto importante è il rispetto. Se io ho rispetto nei tuoi confronti, tu devi averlo nei miei. Se viene a mancare, lo scambio sociale si invalida, creando una situazione non equa in cui qualcuno vuole approfittare dell’altro, a scapito di quei valori e sentimenti su cui la razza umana ha impostato la propria vita a contatto con i suoi simili. Da ciò nascono le contese e gli scontri, per esigere quell’egualità che renderebbe l’essere umano socialmente perfetto.
(Pubblicato originariamente su gcsworld nel 2015)