Da anni cerco di avvicinarmi all’affascinante ma costoso mondo delle tastiere meccaniche. Un po' per incertezza di cadere in una spesa eccessiva e un po' per il non saper da dove iniziare, ho sempre rimandato l’esperienza fino al giorno in cui ho deciso di abbandonare la minimalista Logitech K380 per comprare una Anne Pro 2.
Perché ho scelto l’ANNE PRO 2
Non sono un grande fan delle tastiere full size: ingombrano eccessivamente la scrivania e non sono molto versatili per trasportale nello zaino o in valigia. Ho optato per un form factor 60%, senza tastierino numerico che mi consente di poter all’occorrenza portarla sempre con me. Successivamente avevo bisogno di qualcosa di economico, con la retroilluminazione (possibilmente personalizzabile), Bluetooth e con USB-C. Con queste premesse, la Anne Pro 2 è sicuramente una delle migliori tastiere meccaniche per rapporto qualità/prezzo. Come switch ho scelto i Cherry Brown poiché, da neofita, mi son sembrati un buon compromesso adatto a tutti gli utilizzi (scrittura e gaming sporadico) a metà tra gli switch Blue e quelli Red.
Il software è la rivoluzione
Uno dei punti di forza di questo modello è la possibilità di personalizzare completamente il firmware tramite un software proprietario, ObinsKit. I tasti FN presenti fisicamente sono due e tramite il programma è possibile creare infinite combinazioni di tasti; inoltre, il comportamento di ogni tasto è completamente modificabile e sono presenti anche le Macro.
La Anne Pro 2, essendo una 60% non ha le frecce direzionali. Per sopperire a ciò corre in aiuto modalità TAP che consente di associare per ogni tasto un comportamento per la pressione breve e un altro per la pressione prolungata. Ad esempio, io l’ho configurata in modo da avere con una pressione breve dei 4 tasti in basso a destra le freccette direzionali mentre una lunga avrà le funzioni impresse sul tasto CTRL, SHIFT, FN1 e FN2.
Ulteriori affinamenti che ho configurato sono il tasto CANC ottenibile con la combinazione FN2+BACKSPACE oppure l’aggiunta del tasto maggiore-minore assente nel layout ANSI. Nello specifico, ho impostato il tasto SHIFTsx come "<" mentre con una pressione prolungata funzionerà da tasto maiuscolo; inoltre, mi basterà premere la combinazione SHIFTsx+SHIFTdx per ottenere anche ">". In aggiunta, Obinskit permette di personalizzare anche la retroilluminazione, scegliendo tra preset preimpostati o realizzando dei profili colori. Molto interessante il fatto che tutte le customizzazioni realizzate via software vengono caricate nel firmware della tastiera e quindi continueranno ad essere presenti indipendentemente dal dispositivo in cui verrà collegata.
Il divertimento sta nella personalizzazione
Il bello delle tastiere meccaniche è che sono facilmente smontabili ed offrono un livello di personalizzazione funzionale ed estetico impareggiabile. Per prima cosa i tasti sono rimuovibili ed intercambiabili. In confezione arriva un pratico strumentino per estrarli. E' possibile scegliere tra tantissimi colori e stili di keycaps. Inoltre, vi sono differenti profili di tasti che si adattano perfettamente alle singole esigenze. Di fabbrica, la AP2 arriva con dei tasti con profilo Cherry, il più comune. Io preferisco il profilo XDA caratterizzato da una inclinazione dei singoli tasti uguale in tutte le righe, leggermente meno adatto alle sessioni di scrittura intensa ma esteticamente molto più appariscente. Inoltre, è possibile cambiare persino il case in cui alloggia, scegliendo tra modelli in legno, plastica o alluminio.
Modding, ottimizzazioni e ancora modding…
La tastiera dispone di una porta USB-C per la ricarica o il collegamento tramite cavo al computer. Per chi la usasse via bluetooth come me consiglio di attaccare un cavo USB C con il connettore magnetico: considerato il prezzo, pur essendo saldata la porta solidamente alla PCB della tastiera con il tempo potrebbe rompersi, per cui è una buona idea lasciar sempre collegato un connettore magnetico alla porta. Oltre a preservare la tastiera è un’aggiunta molto comoda al momento della ricarica poiché basta avvicinare il cavo per connetterla e ricaricarla. Inoltre, la batteria è uno dei punti deboli della AP2: con un uso intensivo della retroilluminazione dura al più 6 giorni, ma con circa 10€ è possibile acquistarne da Aliexpress una con una capienza maggiore. L’installazione è molto facile ed è possibile trovare tantissime guide su come montarla. Personalmente amo il suono degli switch, ma in alcuni contesti potrebbe non essere il massimo. Ho quindi applicato degli o-ring alla base dei keycaps, piccole guarnizioni che attenuano il rumore durante la digitazione rendendolo leggermente più sordo e piacevole. Io ho inserito solamente un singolo o-ring per ogni tasto, ma in base alle proprie esigenze è possibile inserirne anche due o tre. Per migliorare ulteriormente la risposta sonora e diminuire l’eco dei tasti è possibile rivestire il fondo del case inferiore con delle strisce in spugna, facilmente riciclabili da imballaggi o acquistabili da un comune ferramenta.
Riepilogo
Per ulteriori idee sull’enorme versatilità di questo modello, basta sfogliare una delle tante community dedicate. Riassumendo, le principali mod per l’Anne Pro 2 (e tutte le tastiere meccaniche in generale) sono:
- Keycaps
- O-Ring
- Batteria più capiente
- Lubrificazione degli switch
- Case in Alluminio o Legno
- Cavo USB-C Magnetico
- Poggia polsi
Soldi ben spesi o hobby costoso?
Il mondo delle tastiere meccaniche è divertente, appagante e offre un’esperienza d’uso completamente differentesu rispetto a qualsiasi tastiera a membrana o a quelle finte tastiere meccaniche che si trovano a pochi euro. L’unico limite è il costo, non indifferente, che rende il risultato finale particolarmente costoso. Personalmente sono rimasto piacevolmente sorpreso in positivo della mia esperienza con l’Anne Pro 2 poiché è una tastiera versatile, reattiva e con un software completo. Il livello costruttivo generale è quasi perfetto, caratteristica non sempre presente in altri modelli meccanici della stessa fascia prezzo che spesso hanno qualche compromesso di troppo (come l’assenza di un software per la personalizzazione, problemi costruttivi o bluetooth con problemi di connessione). Sicuramente la AP2 fa tesoro di tutti i difetti della AP1 configurandosi come una delle più versatili tastiere meccaniche lato software e uno dei modelli più amati dalla community. Mi sento di consigliarla a chiunque voglia approcciarsi per la prima volta al mondo delle tastiere o anche a chi cerchi un modello 60% funzionale e con un buon rapporto qualità/prezzo poiché l’esperienza complessiva vale tutti i soldi spesi.